(signor s'un palazzo senza porte)
un gatto fiero, flessuoso, forte;
quando miagola s'ode lieve appena,
tanto il suo timbro è tenero e discreto;
ma, sia che s'alzi o che s'avvalli l'onda
musicale, la nota è sempre fonda,
ricca di un incantevole segreto.
Questa voce m'avvolge con sue spire
tremule, filtra in ogni mia latebra;
come una strofa armoniosa ed ebra
m'esalta, come un magico elisir.tratta dal libro "gatti" Giunti Demetra
:))Bella! Sì, mi piace la poesia del gatto che passeggia nel cranio di chi?
RispondiEliminaMentaaaaa, ho ascoltato la presentazione VOKI: splendida!
Bravissima, diventi ogni giorno di più super:))
Menta, chi è l'autore della poesia?
RispondiEliminaPoverino, dovresti citarlo, già versa in questa situazione anomala (con un gatto nella testa) ed ora anche dimenticato...
Nel libro non citava l'autore!;-)
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