Questo libro parla di una bambina di nome Matilde Dalverme, che ha solo cinque anni.
Matilde, a diciotto mesi parlava correttamente e conosceva altrettante parole della maggior parte degli adulti. A tre anni, Matilde aveva imparato a leggere da sola, a quattro anni leggeva speditamente e cominciava ad avere una gran voglia di libri, perché a casa sua, di libri non ce n’erano.
Matilde, adorava leggere, scoprire e aveva una gran voglia di imparare, ma i suoi genitori, di certo non la pensavano come lei, loro non vedevano l’ora di eliminarla, la odiavano. Anche lei odiava i suoi genitori, a Matilde questa cosa non piaceva ma di certo non poteva farne a meno. Loro erano amanti della televisione, la mamma giocava a bingo tutta la mattina, il padre era un grande ladro truffatore, che fingeva di vendere delle belle macchine, mentre erano soltanto cianfrusaglie. Matilde aveva anche un fratello, Michele, che aveva cinque anni più di lei, ma sembrava essere d’accordo con i suoi genitori.
Matilde ogni giorno, all’età di cinque anni, andava in biblioteca, dopo aver letto tutti i libri per bambini, cominciò a leggere libri di autori per adulti come Charles Dickens, John Steinbeck, William Faulkner ed altri. Matilde era una bambina speciale.
Entrata in prima elementare conosce la signorina Dolcemiele, cara e brava, e poi la perfida direttrice Spezzindue, che per allenarsi al lancio del martello olimpico prende le bambine per le trecce e le lancia lontano, o dà agli alunni perfide punizioni. Matilde aiuta la signorina Dolcemiele a trovare una casa più bella, punisce la direttrice Spezzindue e, in un certo senso, riesce ad allontanarsi anche dai suoi genitori assurdi.
Uno stupendo libro di 221 pagine, con delle bellissime illustrazioni in bianco e nero di Quentin Blake. Che si consiglia a tutti i bambini che sappiano leggere e che abbiano molta ma molta voglia di ridere e di tirarsi su il morale.
Stupenda storia.Grazie per la recensione.
RispondiEliminaMarta